Cori

Cori

Mi chiamo Corinna ho 33 anni sono originaria e vivo nella città di Tortona, località piuttosto tranquilla ma che si trova in posizione strategica poiché non molto distante da grandi città quali Milano, Torino e Genova.

La mia attività di fotomodella è iniziata quasi un anno fa ed abbraccia molteplici generi della fotografia, tant’è che posso definirmi una fotomodella dalle mille sfaccettature. Sono single ormai da un anno a seguito di brutte esperienze di coppia per cui ho deciso di dedicare il mio tempo a me stessa. Sono la “mamma” di due meravigliosi carlini che amo così tanto da essermeli tatuati sul braccio. Pratico lo sport del pugilato, che reputo non solo una disciplina ma un vero e proprio stile di vita. Mi piacerebbe inoltre conseguire il titolo di sommelier, essendo un’appassionata del mondo dei vini.

Che differenza c’è tra il tuo personaggio nel mondo social e tu nella vita privata ?

Col tempo ho imparato che per avere “successo” bisogna uscire un po’ fuori dai propri schemi, apparire la persona che vorresti essere ma che, per timore, hai sempre lasciato in ombra. Nella vita privata sono piuttosto riservata, tendo a non mostrarmi troppo esibizionista anche se avrei le carte in regola per farlo. Quando esco mi piace mostrarmi sempre in ordine, non per attirare ma per sentirmi bene con me stessa. Nei social invece è tutto il contrario, per conquistare il tuo “pubblico” devi mostrarti più sfrontata di quello che sei e soprattutto più sicura di te stessa. Devi però saper interagire in modo intelligente, per non dare un’impressione sbagliata e farti prendere, come si dice dalle mie parti, “alla leggera”

Hai realizzato diversi shooting fotografici, quali ricordi con maggiore emozione ?

Senza ombra di dubbio il mio primo shooting di nudo è stato quello che ricordo con maggiore emozione. Non mi sentivo minimamente all’altezza, avevo paura di essermi proposta per una dimensione della fotografia che non mi apparteneva ma per la quale nutrivo una grande ammirazione. Tra l’altro la data che avevo fissato col fotografo era slittata a causa della malattia del Covid da me contratta per cui ho passato venti giorni chiusa in casa con un’ansia tremenda!!

Come, quando e perché hai deciso di diventare una fotomodella

Quando ero piccola ho partecipato ad alcune sfilate nonché shooting ma col tempo, un po’ per l’università e il lavoro poi, un po’ per le relazioni di coppia, ho accantonato la mia passione. Ad inizio anno 2021, ho posato per alcuni conoscenti e pubblicato i miei lavori sui social. Da li sono stata contattata da diversi fotografi, iniziando una catena che mi ha portata ad essere nella posizione in cui mi trovo oggi. Sicuramente il fatto di essere apprezzata e ricercata su larga scala mi ha convinta ad intraprendere questa carriera.

Che cosa vuoi trasmettere a chi guarda le tue foto ?

Molto spesso mi capita di vedere scatti di modelle che trovo piatti, “vuoti”. Da li il mio intento di scaturire in chi guarda le mie foto delle emozioni che li portino ad aver piacere a guardare i miei scatti e apprezzare i miei lavori. Sensualità, erotismo ma anche innocenza, ogni set è differente e merita di essere interpretato a seconda dell’intento del progetto che vi sta dietro.

Il mondo della fotografia è come lo immaginavi prima di farne parte?

Diciamo più no che sì. Sicuramente c’è molta invidia e competizione, ma fortunatamente ho avuto il piacere di lavorare col molti fotografi e modelle che sono tutt’altro differenti da quello che possono apparire. Ho trovato molti amici, ognuno con storie diverse e profonde, che mi hanno trasmesso molto a livello umano. Ad oggi, le persone con cui comunico quotidianamente, sono quasi ed esclusivamente loro!

Il lavoro di fotomodella si scontra con la vita privata?

Ho la fortuna di abitare in una bella cittadina ma dalla mentalità ottusa per cui molti non riescono a capire che il lavoro di fotomodella è un lavoro come un altro, purtroppo esistono ancora molti pregiudizi. In famiglia mio papà è sicuramente contrariato, come penso lo sarebbero tutti i papà, mentre mia mamma mi sostiene.

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